Oltre alla loro praticità, rispetto alle stoviglie tradizionali, le stoviglie monouso eliminano il rischio di rotture. Inoltre, si risparmia tempo nella pulizia e si garantisce l’assenza di possibili agenti patogeni dopo un lavaggio inefficace
LUSINI fornisce stoviglie monouso sostenibili e rispettose dell’ambiente perfette per eventi, feste, take away, catering. Scegli tra una vsta gamma di piatti, bicchieri, contenitori da asporto monouso biodegradabili e compostabili.
I nostri prodotti sono ideali per la ristorazione, scuole, pubbliche amministrazioni, enti governativi, gruppi di interesse, gruppi d'acquisto solidali, cosi come per grandi eventi pubblici e privati, partite, concerti, esibizioni, matrimoni, picnic, o semplicemente per un uso familiare in casa.
Scegliere il materiale delle stoviglie monouso è una decisione importante. Scopriamo assieme le differenza tra i vari materiali
Foglia di palma: ricavate dalla lavorazione delle lunghe foglie della palma, vengono raccolte e lavorate per produrre una fibra resistente e naturale. Vengono lavate e pressate ad alte temperature. Una delle caratteristiche principali è che la superficie mantiene le venature e le maculature caratteristiche della foglia da cui è stato ricavato, Le stoviglie in foglia di palma sono uniche e diverse da tutte le altre
Canna da zucchero: le stoviglie di canna da zucchero vengono prodotte con le fibre di scarto della lavorazione della canna da zucchero. Dopo la spremitura per ricavarne lo zucchero, le fibre che rimangono, vengono triturate, cotte, lavate e sterilizzate con lampade UV. Quest materiale è robusto, rigido, naturale al tatto, resistente ai tagli e ai prodotti grassi, adatto per l’uso in microonde e forno, biodegradabile, compostabile e riciclabile.
Carta: la maggior parte delle stoviglie di carta monouso sono realizzate in laminati cartaplastica, che consistono di fibre di cellulosa ricoperte da un sottile strato di polietilene. Si utilizza solitamente carta riciclata e cellulosa.
PLA/CPLA (Bioplastica): il PLA è un materiale derivato dalla trasformazione degli zuccheri presenti in mais, barbabietola, canna da zucchero e altri materiali naturali e rinnovabili e non derivati dal petrolio (a differenza della plastica tradizionale). La bioplastica è biodegradabile e compostabile quindi si degrada rapidamente nel terreno una volta raggiunte le condizioni di temperatura e umidità necessarie.